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GIORGIO BIGNARDI
Ho avuto la mia prima macchina fotografica all’età di 10 anni come regalo di compleanno. Era la RONDINE della FERRANIA: macchina rivoluzionaria per quei tempi. Sembrava una ROLLEI in miniatura ma non aveva nulla a che vedere con quella qualità fotografica. Con questa macchina mi sono divertito a fare i primi scatti fotografando soprattutto i familiari. E’ stata citata di recente sul settimanale locale (VOCE)..
Successivamente ho avuto tutta una serie di macchine, sempre più evolute (ROLLEI, MINOLTA, CANON ecc.) con cui ho fatto migliaia di foto della natura, amici e familiari, facendo sempre molta attenzione, perché i rullini e le stampe costavano molto.
L’avvento del digitale ha consentito di scattare con enorme facilità, potendo cancellare gli scatti che non erano all’altezza delle mie aspettative . Tale tecnologia consente anche di elaborare e/o rettificare gli scatti, liberando dalla necessità di prestare particolare attenzione ai costi. Comunque ho mantenuto nella mia testa l’impressione che lo scatto deve essere “UNICO”.
Attualmente mi limito a fare le foto che io chiamo di SERVIZIO o GIORNALISTICHE in quanto sono chiamato a fare le foto in manifestazioni pubbliche, fornendo materiale anche ai giornali per la pubblicazione. Di recente ho fatto un servizio con la criminologa BRUZZONE nel Teatro di Carpi, con GREGORIO PALTRNIERI e sui festeggiamenti del CARPI in serie A presso il Club Giardino.
Da qualche tempo ho iniziato ad utilizzare le mie immagine fisse, sviluppandole in modo tale da ottenere il movimento, ottenendo così un filmato che successivamente viene musicato: di fatto costruisco un vero e proprio FILM, che ha ottenuto un buon gradimento da color che hanno avuto occasione di vederli.
Dopo oltre 60 anni di scatti, non mi è ancora passata la voglia di fotografare, sempre a livello amatoriale e spero di poterlo continuare a fare ancora per tanti anni.
Carpi, 3 settembre 2015.