Biografia di Pierfranco Puddù
Pierfranco nato a Bologna dopo anni si trasferisce a Ravarino nel’hinterland Modenese. Nel corso degli anni l’artista si cimenta in vari mestieri manuali ma la sua passione è per lo più rivolta alla lavorazione del legno, altorilievo, scultura, un’amore per questo materiale vivo, caldo e che Puddu lavora con maestria seguendone la naturalezza. La tecnica nel tempo trova perfezione di stile affinata grazie a corsi d’arte seguiti con passione. Pierfranco apprende l’arte di vedere oltre il semplice ceppo di legno che si ha di fronte.
Lo studio delle tecniche di lavorazione lo affascina. Pierfranco pare appoggiare la guancia alla corteccia per sentirla, toccarla, comprenderne le porosità, la personalità insita in ogni venatura, ed in questo il suo diviene un vero innamoramento per questo materiale difficile da domare e che richiede fatica ed attenzione ad ogni colpo di scalpello. Il sentimento che prova e che lo lega agli alberi è pari alla dignità della loro materia, il legno, di cui l’uomo si avvale da sempre rendendone migliore la vita.
Il balzo concettuale di Pierfranco è stato quello di andare, oltre il fare artigianale creando immagini artistiche convincenti e cariche di nazionalità: il crocefisso, I ballerini, La fontana ecc… Il legno trova elevazione concettuale, diviene attore protagonista e non solo comparsa per un’uso comune. di utilità seriale.
Lo scultore ha iniziato da anni il suo viaggio tra venature, anelli dell’età ecc… e continua anche oggi il suo incedere verso nuove frontiere, per svelare segreti, portando alla luce la forma nascosta che ogni tronco o ceppo possiede, lo fa elevando la forma del materiale a pensiero, plasmando e definendo l’idea opera per opera. Questo lavorare alto ed emotivo genera opere che appagano chi le osserva procurando stupore.
Sono le mani, le sue mani che con pochi attrezzi del mestiere sanno operare la metamorfosi da ceppo inanimato a opera d’arte che sa arricchirci l’animo inseguendo il puro pensiero.
La tecnica, lo studio e la ricerca sorrette dal sentimento, volano molto più in alto dell’arte applicata in se, fanno entrare in gioco la luce, lo spazio. le ombre che disegnano interiorità mutevoli nel corpo stesso delle sculture.
Il rispetto dello scultore segue le venature, le isola, le fa vivere fino ad articolarsi in movimento.
Per Pierfranco dare al legno movimento e dinamismo è potenziare quando la natura aveva di suo concepito, un segno di grande sensibilità e amore per tutto quello che natura può donare.
L’arte per Puddu è creazione e le sue sculture sono la comunione tra il legno e uomo.