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Cristina Del Ponte
Nata a Milano il 23-04-1973, da una famiglia originaria di Budoia (Pordenone). All’età di otto mesi perde l’udito a causa di una forte piressia; frequenta le scuole elementari presso l’istituto “La Nostra Famiglia” di Conegliano (TV); prosegue negli studi delle medie, alla scuola statale “S.Marco” ad Aviano. Vista la sua inclinazione al disegno (iniziata a trasparire già subito dopo il suo deficit uditivo) si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Cordenons (PN) dove si diploma nel 1995. Nel 1993, durante gli studi, ottiene la selezione per l’esposizione progetto ed il successivo riconoscimento, al concorso internazionale “l’Oggetto Neoeclettico” organizzato dall’Ente Fiere di Verona. Sempre nel 1993, vince il primo premio al concorso “Statue in disco” con una scultura in creta ispirata a Salvator Dalì. Nel 1994 partecipa con un progetto di coltelleria, al concorso bandito dal comune di Maniago, intitolato : “Maniago città delle coltellerie”. Nello stesso periodo, concorre anche a manifestazioni varie, per creazione d’arredi, a Milano, S.Fior (TV) e Fiera di Pordenone. Nel frattempo, non rinnega la sua passione per la pittura e partecipa ad alcune mostre privatamente. Successivamente si iscrive all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove nel 2004 consegue il dottorato in Architettura, presentando come tesi “Il museo per tutti”, che prevedeva la trasformazione del museo “Ca Pesaro”, ad uso di portatori di deficit visivi ed uditivi (oltre che motori).
Allontanatasi inizialmente dalla sua vena artistica, svolge molteplici lavori, fino ad essere assunta presso un mobilificio di Codognè (TV) come decoratrice, dove si distingue per i lavori eseguiti a mano libera. All’unisono, esegue anche alcuni murales di varie dimensioni sempre nella zona del pordenonese. Non disdegna diversificare i metodi di pittura eseguendo quadri con diverse tecniche, che spaziano dall’inchiostro all’acquerello, con una predilezione però per l’olio. Dipinge su tela, legno, stoffa ecc., sperimentando metodologie come lo spatolato, il puntinismo o l’uso del pennino; saltuariamente si dedica al restauro di mobili, statue e cornici.
Nel 2008 si trasferisce a Tarcento (UD), dove si sposa nel 2011 e tuttora risiede. Attualmente dipinge per passione, qualsiasi soggetto ed utilizzando qualsiasi superficie. Le sue preferenze però sono paesaggi (in particolare quelli veneziani), fiori (specialmente girasoli e papaveri) e la natura morta.
Nel 2012 organizza una personale ad Udine nella sala comunale di Pantianicco;
Nel 2013 partecipa alla collettiva “Festival degli artisti senza nome” al Palazzo Veneziano a Malborghetto (UD);
Nel 2016 espone (sempre in collettiva) a “Fashion e Arte Show” a Rubano (PD);
Nel 2017 partecipa alla XX collettiva internazionale di pittura,scultura, fotografia “Arte a Palazzo” alla Galleria Farini – Palazzo Fantuzzi a Bologna, con l’ospite d’onore Prof. Vittorio Sgarbi