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Biografia di Miriella Augusta Bergonzini
Miriella Augusta Bergonzini vive e lavora a Modena. Allieva del prof. Erio Baracchi ha al suo attivo diverse collettive, la partecipazione al decimo concorso nazionale di pittura e grafica “Città di Monselice” e una personale. I suoi disegni hanno la centralità della foglia che si rapporta a realtà diverse, per assumere sensi molteplici. Le relazioni con il paesaggio, gli animali e l’uomo le consentono possibilità narrative con sconfinamenti fantastici, offrendosi a composizioni al limite dell’astrazione. Cerca le associazioni più impensate per determinare un’atmosfera di vita nuova.
Al termine del suo percorso lavorativo, recupera la passione che ha sempre avuto per il disegno, privilegiando una dimensione onirica. Frequenta l’ UTE, allieva del maestro Erio Baracchi. Ultimamente si è appassionata al collage e ai libri oggetto, sotto la guida dell’artista Nicoletta Moncalieri. Ha al suo attivo varie mostre personali, collettive e partecipazione al concorso nazionale di pittura e grafica “Città di Monselice” e alla biennale di Soliera (MO).
Scrivono di Miriella
” In un gioco non solo di abilità compositive, ma anche di suggestivi rimandi si assiste a rinnovamenti di racconti, di scene e di immagini.
Le associazioni più impensabili sono ricorrenti nei suoi disegni, dove c’è persino un’aura metafisica in scenari di incontri di regni diversi”.
“…basta all’ artista modenese una semplice foglia per conferirle una diversa ragione di esistenza e tessere relazioni con altri elementi di natura, in uno spazio punteggiato di frammenti segnici minimi che si fanno riverberi di luce, entità atmosferica, energia di fenomeni naturali….”
Giornalista e Critico d’arte
Michele Fuoco
Nelle opere della Bergonzini il segno acquista compiutezza, con significato di autonomia esecutiva. Ricorrente la rappresentazione di una grande foglia che cerca e trova relazioni con altri elementi di natura, con oggetti e figure umane ridotte pure a brandelli, per una composizione che assume aspetti fantastici, senza rinunciare a forme di realtà.
Giornalista e critico d’arte
B. R.